
La vita lascia resti, cocci, frammenti. A noi il compito di raccoglierli e metterli insieme in nuove forme che raccontino ancora di bellezza e amore.
Gesso, sabbia, cemento, sulla tela danno vita a superfici spaccate, corrose, rese ancor più materiche dai resti, scarti e frammenti di testi e parole che diventano anch’essi parte del paesaggio.
Incollo e con il fuoco brucio, fondo, tutti questi pezzi su cui poi la pittura racconta suggestioni di scenari a tratti apocalittici.
Alla costante ricerca di una qualche armonia e bellezza nonostante tutto. Anche in paesaggi esterni che la presenza umana contamina, sporca e distrugge.
Ma in una doppia chiave di lettura, del paesaggio interiore devastato e corroso dalla vita.
Attraverso l’arte scampoli di realtà, mi sembra trovino un posto e un senso che altrimenti sento smarrito.